E’ la Procura di Ivrea che ha coordinato le indagini della Guardia di Finanza di Torino in merito alla sicurezza della “sciovia Pakinò” di Balme, nel torinese, scattate dopo un incidente del gennaio dello scorso anno, quando un giovane sciatore, che stava trascorrendo le vacanze natalizie nella nota località sciistica delle Valli di Lanzo, riportò vari traumi dopo una caduta.
Le indagini, condotte dai Finanzieri della Tenenza di Lanzo Torinese, hanno accertato come l’impianto, gestito da un imprenditore locale, non era nuovo ad incidenti dello stesso tipo di quello accaduto allo sciatore. Dalla ricostruzione degli inquirenti è infatti emerso che, nello stesso punto e con le stesse dinamiche, erano avvenuti in passato analoghi incidenti e come questi siano da ritenere diretta conseguenza di una superficiale gestione dell’impianto.
I Finanzieri, che hanno sentito diversi testimoni nonché acquisito le immagini video registrate nei minuti successivi all’ultimo incidente accaduto, hanno appurato come il gestore non abbia adottato quegli accorgimenti necessari alla sicurezza degli sciatori. Nel corso delle investigazioni è emerso che, almeno in un’occasione, subito dopo il verificarsi di un incidente, erano state frettolosamente allestite le segnalazioni che, se posizionate pochi minuti prima, avrebbero impedito il verificarsi del sinistro. Quest’anno la sciovia, che in passato aveva usufruito di contributi pubblici, è rimasta chiusa, mentre nel frattempo il comune di Balme ha affidato la gestione dell’impianto ad un altro soggetto.
Il precedente gestore è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ivrea, dovrà rispondere di lesioni personali colpose.