(Graziella Cortese)
Settembre non è un mese qualsiasi: per qualcuno (forse complici le reminiscenze scolastiche) significa ripartire, cominciare da qui l’anno nuovo. C’è anche un film di Woody Allen con questo titolo che inneggia alla nostalgia e alla malinconia; qui invece la giovane regista desidera costruire una storia corale, dove i protagonisti si incontrano e si incastrano con piccole e grandi emozioni… e sono soprattutto personaggi molto veri.
Roma si presenta solare e accogliente, l’estate è finita ma le giornate le somigliano ancora. Francesca è una donna che ben rappresenta quell’estate, ma la vita non la soddisfa più, le sembra di sopravvivere e non si trova più bene con il marito Alberto. Anche l’amica del cuore, Deborah, ha un matrimonio in crisi, il marito Marco la tradisce e bisogna dunque trovare qualcosa di energizzante per dare una svolta. Lo stesso incontro tra le due amiche assume un significato nuovo e in parte inspiegabile.
Nella casa vive anche Sergio, il figlio di Francesca: è poco più di un bambino ma si trova a dover spiegare l’incipiente sessualità all’amica Maria, pure lei quasi adolescente, tra imbarazzi e sorrisi accennati. E poi c’è Guglielmo, interpretato da Fabrizio Bentivoglio, medico dalla vita apatica e addormentata, che trascorre le sue notti con una giovane prostituta, Ana, a cui si scopre improvvisamente molto legato.
Giulia Steigerwalt è per la prima volta alla regia di un lungometraggio e ha avuto la possibilità di trasferire sulle scene, come ha raccontato, le immagini visualizzate nella sceneggiatura, scritta da ella stessa.
Ancora una nota per ricordare l’appuntamento, ormai consueto, con la rassegna “Tutti pazzi per il cinema” al cinema Verdi di Candelo: lunedì 9 maggio verrà proiettato il film “Babyteeth-tutti i colori di Milla”, di Shannon Murphy, un altro esordio alla regia.