In occasione del Festival musicale “Rosario Scalero”, dedicato al famoso maestro che ha vissuto nel castello di Montestrutto, sono state esposte le tavole a china in bianco e nero di Christian Verraz, tra le quali una che restituisce l’immagine del castello come era anticamente, con le mura che lo attorniavano del tutto.
La realizzazione di questo tipo di “stralci” di storia è una delle prerogative dell’artista che, mediante un’esecuzione puntuale dei minimi particolari del soggetto – osservato e riprodotto con lo sguardo dell’architetto, inserito in un contesto che ne riprende i vari aspetti, anche del paesaggio naturale ed umano – fa rivivere il tempo e l’ambiente di ogni periodo storico preso in esame.
Verraz ha affinato questo metodo da allievo dell’indimenticabile Francesco Corni, e ne ha ampliato la peculiarità, immaginando e rappresentando elementi, poi confermati da ricerche archeologiche: come nel caso della piramide egiziana di Giza, per la cui costruzione l’artista riteneva si fosse utilizzato un porticciolo atto al trasporto del materiale edilizio, così come scoperto recentemente.
Dunque un lavoro certosino di disegno a china e una passione per la storia.
Il percorso artistico di Verraz ha origini lontane e si presenta molto articolato.
Dal nonno, stimato falegname, ha appreso la conoscenza del legno e la manualità unita alla fantasia. Si definisce “archifalegname”: architetto che “costruisce” i progetti che nel suo studio di interni e d’arredo sono concepiti secondo esigenze e desideri dei clienti.
La passione per la pittura durante l’adolescenza è il primo segnale del suo futuro: frequenterà il Liceo artistico dove affinerà le tecniche, e al Politecnico di Torino conseguirà la laurea in architettura. Architetto di professione, artista per il sentire del suo animo, ha a cuore la natura, il rapporto dell’uomo con essa: e la conferma la offre nella tavola “L’uomo e gli alberi”.
La spinta a ricercare e rappresentare con la sua eccellente tecnica gli fa incontrare “l’Armonia” come lui stesso afferma, “quella magica legge matematica della natura che si evince dalla sezione aurea, detta anche proporzione divina, che è qualcosa che supera il concetto di bellezza, è un afflato misterioso che noi abbiamo in eredità e che si percepisce in innumerevoli esempi, dalla disposizione dei petali in un fiore alla perfezione di una conchiglia, alla ideale compiutezza del Partenone di Atene….”.
Verraz ha creato il logo del Festival “Scalero”; è conosciuto e apprezzato, oltre che in ambito locale, anche per numerose esposizioni in tutta Italia, dove è stato premiato: Premio internazionale “Dante Alighieri Cultura Identità Art Now” a Firenze, Premio “Vittorio Sgarbi” a Ferrara, Premio “Eccellenze Stilistiche Art Now” a Palermo, Premio “Isabella d’Este”.
Marinella Boita