“I templi prima o poi si svuotano e crollano ma gli ulivi restano vivi e danno frutti” (Enzo Bianchi).
La sagra dell’Olivo e dell’Olio extravergine, patrocinata dal Comune di Settimo Vittone e organizzata dal Circolo Molino Lingarda, ha vissuto il suo clou il 2 aprile, Domenica delle Palme.
Negli stand allestiti lungo le vie c’era la possibilità di degustare e acquistare il rinomato olio e i vari prodotti agroalimentari del territorio; non sono mancate bancarelle di artigianato, di hobbisti, della Croce Rossa e delle attrezzature per il giardinaggio.
L’associazione Piccolo Carro di Chiaverano ha offerto ai partecipanti splendide viole del pensiero, impreziosite da un grazioso biglietto augurale: “Vogliamo essere con voi, operatori di pace e fratellanza. Buona Pasqua!”.
Il pomeriggio è stato allietato dalla fanfara di Settimo Vittone.
“C’è stata una discreta affluenza di pubblico – ha spiegato il mastro frantoiano, Enrico Groccia (figlio del compianto Vito, che ha riportato la coltivazione dell’olivo in zona) – ed è andata bene anche la presentazione dell’olio dell’annata 2022. Tra i presenti, un conferitore di Grazzano Badoglio che ormai da dieci anni porta le sue olive sia nel nostro frantoio che in quello di Trino Vercellese: ci ha raccontato che ha fatto analizzare da esperti del settore due campioni di olio (di entrambi i frantoi) e dai risultati è emerso che il nostro olio ha le caratteristiche migliori”.
L’unica nota negativa riscontrata dai soci del Circolo è il mancato ricambio generazionale.
“Purtroppo – conclude il presidente dell’associazione, Giuseppe Pusceddu – non riusciamo a coinvolgere i giovani, e a lavorare sono più o meno sempre le stesse persone”.
Sara Martinetti
Redazione Web