(Diac. Elio Blessent) – Domenica 20 ottobre la Santa Messa delle ore 10 ha radunato tante persone in chiesa parrocchiale a Sparone per una lieta ricorrenza: il 130° anniversario dell’Asilo Infantile Faletti, fondato e voluto dall’allora Prevosto Don Giovanni Domenico Faletti di Torre Bairo.

Introducendo la celebrazione il Parroco Don Sergio ha sottolineato la grande personalità del fondatore che, in tempi certamente non facili, sia dal punto di vista economico che sociale, ha dato vita a questa opera davvero meritoria per il nostro paese di Sparone, opera che dopo trent’anni è ancora uno dei fiori all’occhiello della nostra comunità religiosa e civile.

La Santa Messa è stata animata dai canti della Cantoria Parrocchiale, alle quale si sono uniti i bimbi dell’asilo che, gioiosi ed entusiasti, sono stati i primi protagonisti della giornata.

La maestra Iva Francisetti, all’asilo dal 2008 dapprima come coadiuvante dell’insegnante Adele Balma e dal 2011 sua succeditrice, ha preparato i bambini per questa bella manifestazione.

Al termine della Santa Messa, i bimbi più grandi, con talento ed ardimento, hanno recitato a turno varie strofe che raccontavano la storia dell’Asilo Faletti e che qui riportiamo:

“Tanto, tanto tempo fa a Sparone c’era un prete che si chiamava Don Domenico Faletti: il suo aspetto sembrava severo, ma, in realtà, era molto generoso e sensibile di cuore.

Don Faletti aveva un grande desiderio: costruire un asilo “per darlo bello e accogliente ai suoi parrocchiani”.

In paese, però, non c’era un locale adatto: bisognava costruirlo completamente nuovo.

Allora Don Faletti, con i signori Giorgio Cigliano e Antonio Giachino, decise di riunire tutti i capi famiglia del paese per chiedere di dare ognuno quello che poteva.

Don Faletti disse che, se l’asilo fosse stato costruito in 3 anni, lui avrebbe offerto ventimila lire per comperare tutto l’arredo.

Tutti i capifamiglia accettarono, ma rimaneva un problema: mancava il terreno sul quale costruirlo!

La Damigella signorina Panieri Rosa fu ben contenta di donare il suo giardino, che era sembrato fin da subito il posto ideale per costruire l’asilo.

Dopo aver raccolto le offerte, nella primavera del 1889 iniziarono i lavori e in due anni l’asilo fu costruito dalle fondamenta al tetto!

Purtroppo rimaneva ancora tanto da fare e i soldi rimasti erano pochi… così vennero chieste altre offerte alla popolazione.

Nel mese di marzo 1894 finalmente l’asilo aveva tutto il necessario per poter funzionare ed il 22 ottobre iniziò la sua attività, da allora mai interrotta!”.

Ha poi continuato nel racconto della storia il diacono Elio…

In occasione dell’apertura della scuola, Don Faletti scriveva: 

“Deo gratias! Appena aperto l’Asilo, è stato un generale accorrere al medesimo, di modo che, in una settimana sola, giunse il numero degli infanti a cinquanta.

Deo gratias, che tal cosa mi fece dimenticare i fastidi, noie ed amarezze sofferte in ogni modo durante li cinque, assai lunghi passati anni!”

Don Faletti aveva così realizzato un sogno grande ed importante, che di certo lo aveva appagato soprattutto spiritualmente, un sogno che era costato ventun anni di preghiere e di sacrifici per poter dare ai bimbi di Sparone i primi rudimenti di educazione cristiana e le prime norme di comportamento e morale. 

Gli Amministratori decisero di intitolare l’Asilo a chi ardentemente lo aveva voluto e la domenica 11 novembre 1894 organizzarono una cerimonia d’inaugurazione per rendere degno di nota il lieto evento dell’apertura dell’asilo.

Il 17 gennaio 1895, grazie alla sua volontà e determinazione nel portare a compimento l’opera suddetta, Don Faletti venne insignito del titolo onorifico di “Cavaliere della Corona d’Italia”.

Il busto che lo raffigura, all’entrata del suo Asilo, è il segno indelebile del ricordo imperituro che gli sparonesi di ieri, di oggi e di domani terranno verso questo sacerdote, che con bontà e sacrificio, ha realizzato un’opera meritoria a favore del nostro paese.

Contento della realizzazione dell’Asilo Don Faletti però aveva un cruccio: quello di avere delle Suore che lo gestissero e si dà un gran da fare per trovarle e ci riuscirà.

Nei primi tre anni di attività, la cura e l’educazione dei bambini fu affidata alle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice e dal settembre 1897 alle suore del Cottolengo, la cui presenza all’Asilo si protrasse fino al 1976.

Il 7 maggio 1901 il Prevosto Don Faletti, dopo 27 anni di parrocchia, chiude la sua giornata terrena e viene sepolto nel cimitero locale, con grande rimpianto dei suoi parrocchiani che hanno avuto in lui una guida, un padre ed un maestro.

Dal 1976 l’attività scolastica fu affidata a personale laico: Fasana Ivana, per poco tempo, e Balma Adele che, dall’assunzione, fu la maestra dell’asilo per ben 35 anni. 

Nel tempo, diverse persone affiancarono la maestra Adele svolgendo le mansioni di cuoca e addette alle pulizie: Picco Rosina, Aimonetto Pierina, Aimonetto Mariangela e Pasciuto Cristina.

Nel 2008 ad affiancare la maestra Adele venne assunta Francisetti Iva, che dal 2011 è diventata l’insegnante titolare dell’Asilo Faletti e da alcuni anni la cuoca e addetta alle pulizie è Slanzi Arianna, che ha preso in posto delle precedenti cuoche Gardetto Ilaria prima e Magnino Donatella poi”.

A conclusione della manifestazione sono stati ringraziate le tante persone che hanno beneficato negli anni l’Asilo, con offerte e doni, e tutti coloro che, soprattutto negli ultimi decenni, hanno prestato la loro opera a favore dell’ente, come le segretarie e gli amministratori.

Sono state consegnate dal Parroco delle pergamene ad alcune persone: in primis alla maestra Adele Balma, poi a Maria Angela Aimonetto, Pasciuto Cristina, Riva Fulvia, Delaurenti Marina, Fasana Lina ed all’attuale segretaria Paola Ronfetti.

Anche il nostro Sindaco Anna Bonino, presente alla S.Messa con alcuni amministratori comunali, ha portato il suo saluto, assicurando il contributo ed il sostegno del comune per questa opera tanto cara a tutti gli sparonesi.

Un grazie doveroso anche all’attuale presidente dell’ente, il Parroco Don Sergio Noascone, per l’impegno e la dedizione a favore dell’asilo ed agli attuali amministratori che donano tempo ed energie affinché tutto proceda per il meglio nella gestione.

Un ricordo affettuoso ai successori del Prevosto Don Faletti: Don Giuseppe Moglia (parroco dal 1902 al 1944), Don Ettore Marcarini (dal 1945 al 1950) e Don Carlo Deiro (dal 1950 al 2000) che tanto si sono prodigati, soprattutto chi ha vissuto le due guerre mondiali, per il mantenimento ed il funzionamento della struttura.

Ed anche alle Suore del Cottolengo, in particolare Suor Agostina Pessina (*1888, +1961, per 51 anni all’Asilo), Suor Alina Ripamonti (*1890, +1968, per 56 anni all’Asilo), Suor Consolata Lambrugo (*1901, +1986, per 19 anni all’Asilo), Suor Agnese Sicher (*1918, +2013 per 20 anni all’Asilo) e tante altre che hanno dedicato la loro vita, nel nascondimento, nella preghiera e nel servizio, per la nostra scuola materna.

Al termine i convenuti si sono spostati verso l’asilo Faletti dove la maestra ed i suoi collaboratori hanno preparato un bel rinfresco a conclusione della bellissima giornata.

Non ci resta che dire “Deo gratias” a Colui che ogni giorno guida la nostra storia ed i nostri passi e senza il quale vani sarebbero i nostri sforzi ed il nostro impegno.

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