13 milioni e mezzo di euro, finanziati anche attraverso fondi del Pnrr: tanto è stato stanziato da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs Italiane) per la progettazione esecutiva e la realizzazione degli interventi di riqualificazione delle stazioni ferroviarie di Strambino e Montanaro, lungo la linea Aosta-Ivrea-Torino.

In questi giorni è stata lanciata ufficialmente la gara d’appalto, l’attivazione delle “nuove” stazioni è prevista entro il 2026. Gli interventi – che nel periodo di effettuazione garantiranno comunque il mantenimento dell’esercizio ferroviario e il completo utilizzo delle stazioni da parte dei viaggiatori – rientrano nel più ampio progetto di efficientamento della linea ferroviaria Chivasso-Aosta, secondo quanto previsto dall’Accordo di Programma quadro interregionale tra Piemonte e Valle d’Aosta, finalizzato a incrementare e migliorare le prestazioni dei servizi sulla linea.

Nelle stazione strambinese (come in quella montanarese, di cui avevamo specificamente parlato nei mesi scorsi) è prevista la realizzazione di un nuovo sottopasso pedonale collegato ai marciapiedi con scale e ascensori, l’innalzamento delle banchine di stazione come da standard europeo, parcheggi per persone a ridotta mobilità, “kiss and ride”, postazioni per taxi.

Il progetto comprende anche la riqualificazione degli spazi interni ed esterni dei fabbricati di stazione, e a Strambino si provvederà pure al recupero del giardino storico che si trasformerà in area pedonale pubblica collegata al nuovo marciapiede di stazione.

È inoltre prevista l’attuazione di iniziative e interventi specifici per promuovere la sostenibilità ambientale e sociale dell’opera, anche al fine di contribuire al perseguimento delle strategie globali di sviluppo sostenibile.

Particolarmente soddisfatta si è detta la sindaca Sonia Cambursano (sindaca di Strambino e consigliera metropolitana), perché il rinnovo della stazione sarà a, suo parere, una “rampa di lancio” per il superamento dei passaggi a livello e per trasformarla in uno snodo significativo per fornire servizi nell’ottica di una mobilità più sostenibile e per garantire collegamenti più rapidi, frequenti ed efficienti tra il Canavese e il capoluogo piemontese.

Redazione Web