Domenica scorsa, a tre anni dalla prematura scomparsa, nella casa strambinese di Francesco Corni la Parrocchia, la Cantoria (di cui egli stesso faceva parte) e l’Associazione per la Salvaguardia delle Chiese di Strambino hanno presentato un memoriale in ricordo del grande disegnatore, colpito da un male incurabile e mancato a 67 anni, il 21 gennaio 2020, circondato dall’affetto della moglie Maria e dalle figlie Valentina, Gisella, Elisabetta e Alice.
Accanto alla sacrestia, ai piedi dello scalone per accedere alla cappella della Madonna del Rosario, visitatori ed estimatori di questo artista modenese (strambinese d’adozione) potranno ammirare alcune opere che ripercorrono le fasi dell’immensa costruzione della chiesa parrocchiale, risalente al 1794, che si dice sia stata costruita anche grazie alla sinergia di tanti strambinesi i quali, trasportando materialmente i mattoni dalla fornace sita in fondo al paese fino alla piazza principale, avevano reso possibile la realizzazione di quella che è considerata monumento nazionale e una delle più grandi chiese barocche in Canavese.
Dallo scavo delle fondamenta, con la costruzione delle volte, fino allo spaccato dell’edificio completo: il tutto disegnato a mano, sulla base di una ricerca straordinaria dei tratti architettonici, con la tecnica della china nera che consente di apprezzare i più minuti dettagli che dimostrano lo spessore e la capacità di realizzazione ineguagliabile di Corni.
E proprio per tenere in vita i suoi disegni, oltre che per ricordare questo grande maestro della prospettiva e precursore del disegno 3D, il 24 settembre 2022 è nata a Torino la Fondazione Francesco Corni presieduta dalla figlia Elisabetta, che intende conservare e preservare la sua grande opera mettendola a disposizione della collettività.
È oggi attiva una pagina Facebook, e anche il nuovo sito https://bit.ly/francescocorni con archivio digitale consultabile on-line.
E proprio in coerenza alle parole da lui pronunciate – “il disegno per me è un formidabile strumento di conoscenza” –, Francesco ci ha lasciato un vero e proprio patrimonio di disegni che possono essere ammirati in mostre ed esposizioni, oltre che utilizzati per valide attività educative e laboratori didattici, al fine di poter portare avanti la sua rilevante missione divulgativa rispetto al grande patrimonio storico-culturale italiano ed estero.
Carmelina Arrigo
Redazione Web