TORINO – È di nuovo allarme per possibili incendi boschivi, su tutto il territorio piemontese: da ieri la Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e Logistica della Regione ha infatti dichiarato lo stato di massima pericolosità, sulla base del livello di pericolo e dei prodotti forniti dal Centro funzionale regionale di Arpa Piemonte.
Sono dunque vietate, entro una distanza di cento metri dai terreni boschivi, arbustivi e i pascoli, le azioni che anche potrebbero determinare l’innesco di incendio: accendere fuochi o fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi acce- si, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile, o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio. In sostanza è vietata qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio.
Le violazioni dei divieti e l’inosservanza delle prescrizioni comportano l’applicazione di sanzioni amministrative, da un minimo di 200 a un massimo di 2 mila euro, oltre alle sanzioni penali.
D’altro canto i singoli cittadini possono difendere il territorio segnalando tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise, si contribuisce in modo determinante a limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva.
Il Sistema antincendi boschivi della Regione è in questo momento pienamente operativo; la cessazione dello stato di massima pericolosità sarà stabilita dalla Direzione Opere Difesa del suolo al cessare delle condizioni meteorologiche di rischio.