Nonostante si sia appena chiuso l’anno della “guerra mondiale a pezzi” arrivata in Europa, e sebbene i tanti conflitti e le epidemie appaiano come situazioni senza via d’uscita, c’è tanto per cui essere grati. Tanti doni ricevuti, soprattutto familiari, certamente accompagnati, come vuole la vita, da difficoltà. Queste ultime sempre temperate da inattese gioie, consolazioni e amicizie.
Ringrazio per l’anno passato, perché sono stato accompagnato dalla santità.

L’anno si è chiuso con la salita a cielo di Papa Ratzinger. “È un santo… È un grande uomo”. Francesco parlando del Papa emerito mette in risalto la principale e a dire il vero sorprendente caratteristica del santo: essere profondamente e pienamente umano, negli aspetti caratteristici di ogni personalità che si affida al Signore della vita. Un affidamento fraterno, tenero e sicuro. In uno dei suoi ultimi scritti il Papa emerito dichiara: “… mi troverò di fronte al giudice ultimo … con l’animo lieto perché … il Signore non è solo il giudice giusto, ma al contempo l’amico e il fratello …”.

Nel 2022, c’è stata la beatificazione di Giuseppe Ambrosoli, che ho avuto la grazia di conoscere, frequentare e apprezzare, ma anche servire nel suo ospedale in Uganda, nel cuore dell’Africa. Che regalo ci ha fatto Dio con questo beato!

Ringrazio per l’anno del centenario della nascita del servo di Dio don Luigi Giussani, per la sua incessante e appassionata testimonianza, ai giovani soprattutto, della bellezza e della gioia di vivere per e con Gesù. Che commozione poter rivedere il suo volto, ma soprattutto risentire la sua voce attraverso tanti documenti e filmati che sono stati offerti generosamente durante questo anno speciale!

Ringrazio per la pubblicazione del libro che ho dedicato a Padre Pietro Tiboni. Ho goduto, assieme alla mia famiglia e tantissimi amici, della fedele compagnia di questo missionario comboniano, roccioso nella fede e tenero con tutti coloro che incontrava, tutti “suoi nel profondo”. Il libro pubblicato nel 5° anniversario della sua salita al cielo è stato un omaggio alla sua santità. Una santità che mi ha accompagnato in tante occasioni quotidiane e semplici, per tutto l’anno, attraverso tanti testimoni e amici.

Grazie per il 21° nipote: Martino, piccolo, fragile e bello come ogni gioia.

Senza scordare la compagnia quotidiana dolce e ferma della santa donna che è mia moglie Luciana.