“Smens – La xilografia in rivista” è il titolo della mostra che fino al 25 marzo, nei prestigiosi spazi della Biblioteca Reale in piazza Castello, ripercorre la storia dell’arte xilografica e tipografica, mettendo in dialogo alcune antiche edizioni illustrate della Biblioteca Reale e le tavole incise da Gianni Verna e Gianfranco Schialvino (e non solo loro) per la rivista Smens.
La rassegna celebra anche l’ingresso nelle collezioni della Biblioteca Reale di Torino dell’intero corpus della rivista, donato da Schialvino e Verna.
Smens è pubblicata in edizione limitata, stampata su carta di cotone e con torchio a braccia, con caratteri in piombo.
Ogni numero affronta e illustra la dicotomia tra concetti antitetici: bene e male, bianco e nero, sacro e profano, verità e menzogna, sogno e realtà, attraverso il dialogo tra i testi di importantissimi autori contemporanei – Mario Luzi, Norman Mailer, Mario Rigoni Stern, Gianfranco Ravasi, Nico Orengo, Federico Zeri, Roberto Sanesi – e le illustrazioni dei più famosi xilografi – Barry Moser, Leonard Baskin, Evgenij Bortnikov, Jean Marcel Bertrand, Giacomo Soffiantino e Ugo Nespolo, e naturalmente gli stessi fondatori della rivista, Gianfranco Schialvino e Gianni Verna (nella foto di Mattia Comandone sono insieme a Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali).
Accompagnano la mostra un catalogo edito dai curatori con la partecipazione dei Musei Reali e tre laboratori, dedicati alla tecnica xilografica: il primo si è già svolto a metà gennaio; il secondo si è svolto venerdì 10 febbraio, alle 16, ed è stato dedicato alla storia dell’illustrazione xilografica, applicata al libro e alle “gazzette” di fine ‘800.
L’ultimo, venerdì 10 marzo alla stessa ora, sarà imperniato sulla vicenda che ha condotto alla nascita di Smens, con riferimenti agli autori, sia dei testi sia delle immagini: e in quella circostanza sarà presentato, attraverso bozzetti su carta, tavole di legno da intagliare e già incise, bozze di stampa, il numero 12 della rivista, dedicato all’Amore e contenente progetti e incisioni dei più illustri xilografi contemporanei, tra cui Mimmo Paladino e Giacomo Soffiantino.
“Raccontare per immagini – così ci viene presentata l’iniziativa – questa è la vocazione della xilografia, sin dalle antichissime origini. L’immagine si fa parola e la parola diventa concreta attraverso la sua raffigurazione, un legame profondo, che parte dalla produzione, i caratteri mobili usati per comporre i testi si armonizzano nella forma di stampa con le matrici xilografiche e la pagina prende vita in un’unica impressione”.
Info, orari, biglietti: info.torino@coopculture.it, 011/19.56.04.49. Altre news sulla mostra: https://museireali.beniculturali.it/events/s mens-la-xilografia-in-rivista.
Redazione Web