È stata inaugurata nel pomeriggio di martedì 12 luglio, nella Sala Trasparenza del Palazzo della Regione Piemonte in piazza Castello, la mostra della Fondazione Tempia intitola “Hope”, curata da Mark Bertazzoli: in esposizione fino a venerdì 29 luglio (da lunedì a venerdì dalle 9,30 alle 17,30, sabato e domenica dalle 15 alle 19), opere dell’artista candiese Gianni Depaoli.
Depaoli, artista concettuale originalissimo, infonde sacralità a elementi organici marini trasformandoli in multiformi creazioni materiche, affascinanti e perturbanti, che rievocano il vissuto del pianeta, sensibilizzano sul tema del degrado ambientale e trasmettono sensazioni di nuova vita.
Si tratta, come rileva la storica dell’arte Maria Flora Giubilei, già direttrice della Galleria d’arte moderna Genova Nervi, “dell’ultima frontiera della storica trash art, quella che Depaoli ha ribattezzato organic trash art, che sollecita l’attenzione nei confronti del materiale meno gestibile da parte di un artista, quello del rifiuto più ‘rifiutato’ perché organico e quindi esposto a un processo di immediata putrefazione. Depaoli, superando un ribrezzo d’obbligo, intrappola quei resti, con trattamenti chimici particolari, in trasparenti urne di metacrilato, e li trasforma in testimonianze che hanno la concretezza del reperto, in racconti che dalle profondità marine giungono sin sulla terraferma per incontrare gli stenti di pescatori non globalizzati”.
La mostra “Hope” presenta una vasta e composita raccolta di installazioni e opere recenti: una sorta di esposizione antologica, ecosostenibile e a scopo sociale per la ricerca, particolarmente attuale e dalla forte carica espressiva.
Il titolo della mostra, messaggio di buon auspicio per una “rinascita” a lungo attesa, si pone in continuità con la rassegna tenutasi nel 2020 al Macist di Biella, che già aveva proposto un primo nucleo di opere inedite, attinenti al nuovo indirizzo intrapreso dall’artista canavesano. Per questa mostra Gianni Depaoli ha creato e donato la nuova collezione “Anime Silenziose 2.1”, composta di 49 opere numerate, per una raccolta fondi a favore della Fondazione Tempia di Biella, che dal 1981 si occupa di prevenzione dei tumori, cura, assistenza dei malati e ricerca sul cancro.