Indagini svolte dalla Polizia di Stato di Torino per alcuni mesi hanno consentito di dare esecuzione, nei giorni scorsi, a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di T.S. e M.F., cittadine italiane e maestre di un nido in famiglia privato di Torino che sono state accusate del reato di maltrattamenti di conviventi, continuato, in concorso, aggravato dalla minore età delle vittime.
La Squadra Mobile della Questura di Torino, dal novembre scorso, con il supporto di intercettazioni telefoniche ed ambientali ha accertato gravissime irregolarità nella gestione dell’asilo nido in pregiudizio dei bambini ivi ospitati che erano sottoposti ripetutamente a maltrattamenti.
Le due donne, oltre ad accogliere presso la struttura un numero di bambini, in età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni, superiore a quello stabilito nell’autorizzazione comunale, li tenevano all’interno di una mansarda non autorizzata, con il riscaldamento spento; li nutrivano in maniera non adeguata e contraria alle norme igienico-sanitarie; evitavano di cambiarli e lavarli; impedivano loro di dormire o li esponevano alle fredde temperature invernali portandoli con sé a fare commissioni; li strattonavano o li lasciavano piangere per ore disperati per la fame o per il sonno e in taluni casi li richiudevano in una stanza da soli per punizione.
Queste le accuse contestate dalla Procura di Torino Gruppo Fasce Deboli che ha coordinato le indagini della Polizia di Stato torinese.