(Fabrizio Dassano)
Il turismo dei castelli e delle dimore storiche muove i primi passi verso l’apertura per dare ossigeno al turismo locale. Domenica 28 giugno parte l’ottava edizione di “Castelli e dimore in provincia di Torino” realizzata da Turismo Torino e Provincia per promuovere il patrimonio storico-culturale della Città metropolitana.
In Canavese aprono i battenti castello e parco di Masino, palazzo D’Oria a Ciriè, il castello di Foglizzo e quello di Montanaro; nel Pinerolese i castelli di Osasco, Piobesi e Miradolo, Casa Lajolo a Piossasco e il palazzotto Juva a Volvera; sulla collina torinese, il giardino delle erbe aromatiche di Casa Zuccala a Marentino e il castello di Pralormo; in Val di Susa, infine, torre e ricetto di San Mauro di Almese, castello e borgo medievale di Avigliana e il castello della Contessa Adelaide di Susa.
Volendo organizzare un’uscita collegando una visita in Canavese e una a Torino, la situazione si fa diversa.
Il Museo Egizio è riaperto dal 2 giugno ed è aperto anche il Museo dell’Automobile, ma sul sito della Direzione regionale Musei Piemonte trovo che riapriranno al pubblico dal 3 luglio Villa della Regina, Palazzo Carignano e il Castello di Agliè, l’Abbazia di Vezzolano nell’Astigiano, il Castello di Racconigi nel Cuneese e il Forte di Gavi nell’Alessandrino. Il sito dice che stanno lavorando per riuscire a rendere accessibili dallo stesso giorno anche il Castello di Moncalieri, l’Abbazia di Fruttuaria e il Castello di Serralunga d’Alba.
Però la Reggia della Venaria è aperta, basta acquistare on-line e c’è posto al momento per questa domenica. Sul sito dei Musei Reali l’offerta è imponente: Armeria Reale, Galleria Sabauda, Museo di Antichità, Biblioteca Reale, Giardini Reali, Cappella della Sacra Sindone, Sale Chiablese aperte dallo scorso 2 giugno.
Per tutti è obbligatorio avere la mascherina, mantenere la distanza di sicurezza e seguire le prescrizioni del luogo.
Anche il Museo Nazionale del Risorgimento è aperto dallo scorso 2 giugno, secondo l’omonimo sito, e resta chiuso invece il Museo Nazionale d’Artiglieria, uno dei più antichi d’Europa che per ricchezza e varietà di raccolte si colloca tra i principali musei di storia e tecnologia militare del mondo (peccato sia chiuso “temporaneamente” da 13 anni, non per Covid ma per re-stauri). Fortunatamente qualcosa si può vedere al Deposito gestito dall’Esercito presso la caserma “Amione” a Torino in via Brione 1. La basilica di Superga e le Tombe reali sono aperte con possibilità di visita, anche notturna.
Interessante è anche l’iniziativa “Chiese a porte aperte”, progetto sperimentale per aprire e visitare autonomamente i beni culturali ecclesiastici di Piemonte e Valle d’Aosta con l’ausilio delle nuove tecnologie.
Un po’ come la cripta del duomo di Ivrea, ma più tecnologicamente.
Ideato dalla Consulta regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e dalla Fondazione Crt, il progetto si basa sull’app “Chiese a porte aperte” che gestisce molteplici operazioni, dalla prenotazione della visita all’apertura automatizzata della porta. Il sito spiega: ”Una volta effettuato l’accesso tramite QR si viene guidati alla scoperta del bene al suo interno attraverso un’installazione multimediale costituita da una narrazione storico – artistico – devozionale accompagnata da un sistema di luci mobili e di micro proiettori”. L’offerta, specificata sul sito “Città e Cattedrali”, è ampia: una ventina di chiesette e cappelle sparse in tutte le province.
Penso di rimanere in città: l’Archivio Storico Olivetti resta chiuso fino al 5 luglio, il Laboratorio-Museo Tecnologic@mente dovrebbe essere ancora chiuso, ma per esserne certi bisogna telefonare, il Museo “Garda” ha riaperto dal 3 giugno scorso.
Non c’è che l’imbarazzo della scelta!