(Filippo Ciantia)
“Mia figlia è una presenza viva, che ci rigenera ogni giorno e ci porta a fare cose che non avremmo mai pensato di riuscire a fare”.
Con questa lucida e dignitosa coscienza, assieme alla sua sposa Paola, papà Giorgio aveva vissuto la prova tremenda dell’assassinio brutale della figlia Lidia. Ricordo, alla fine della messa dei funerali, la sorella Stefania annunciare la decisione della famiglia di creare una fondazione in sua memoria dedicandola ai giovani dell’Africa. Scelsero l’Uganda perché all’epoca una coppia di amici di Lidia era appena partita per vivere e lavorare nel paese africano.
Quante opere in tutti questi anni sono sorte grazie a questa famiglia, proiettata da un delitto orribile in una vita intensa, ricca di rapporti, dedicata totalmente a chi era nell’angoscia della sofferenza! Il loro dolore si era trasformato in un cammino comune con tanti genitori che, come loro, avevano perso un figlio. L’associazione famiglie in cammino è un frutto meraviglioso di una via crucis iniziata quel gennaio del 1987. “Trarre dal male il bene di una fede accresciuta, di un coraggio e di una testimonianza è un miracolo! Ecco è un’opera di Dio! Non c’è che da ammirare e da ringraziare perché quest’opera, malgrado tutte le difficoltà, si compie.” (Carlo Maria Martini).
La Settimana Santa si è aperta con l’anniversario della morte di papà Giorgio, che, il 15 aprile di 3 anni fa, salì al cielo a trovare finalmente la sua Lidia e, con la verità, la pace tanto cercata.
La liturgia della Quaresima ci aveva offerto, attraverso la lettura del Siracide, “l’elogio degli uomini illustri, dei nostri antenati per generazione. Il Signore ha profuso in essi la gloria, la sua grandezza è apparsa sin dall’inizio dei secoli.” Ora la settimana autentica iniziava con il ricordo della nascita al cielo di questo uomo illustre, che, come Cristo, aveva accettato una croce gravosa e, con Cristo, ne aveva fatto un albero ombroso dove tanti hanno trovato riposo. Alla fine dei suoi funerali, il 18 aprile 2016, Paola mi aveva consegnato i soldi raccolti dalla fondazione: appena arrivato in Uganda, continuai l’opera di Giorgio iniziata tanti anni prima, a favore dei giovani ugandesi.
“La gloria di Dio è l’uomo vivente.” Buona Pasqua, redimentes tempus.