(Fabrizio Dassano)
Il mio ex vicino di casa – sempre quello che, ormai due anni fa, ha lasciato la città per andare a vivere in campagna, in attesa della fine della pandemia… – mi ha recentemente comunicato su un foglietto di carta che ha un problema con la Penny cane. Ogni domenica sulla strada, che costeggia la sua rurale abitazione transita una carrozza trainata da uno o due cavalli: cosa insopportabile perché questa azione agreste manda su tutte le furie la cagnolina, in maniera iraconda. Abbaia furiosamente al convoglio e lo insegue attraverso la recinzione, come se il cavallo se lo dovesse mangiare. Per essere ancora più convincente rizza il pelo sulla schiena e si trasforma in lupo mannaro.
La storia dell’odiato cavallo, dell’ancestrale avversione del cane verso l’equino, non trova molti precedenti storici. Allora il mio ex vicino ha condotto un esperimento e ha portato la cagnolina una domenica mattina nei pressi di un maneggio, ma il risultato è stato identico: anche fuori di casa il canide non sopporta l’odiato cavallo. Rassegnato da questa evidenza, l’ex-vicino ha deciso di portare la sua bestiola a fare una passeggiata al Parco della Bessa.
Almanaccando in quel panorama lunare, ha elencato tutte le disavventure nate con l’arrivo del Penny cane: la quale, oltre a qualsiasi esemplare equino, non sopporta neppure tutte le altre cagnoline, che godono del medesimo trattamento ma in compenso rispondono con pari intensità nel latrare. Inoltre, lo sfortunato padrone non possiede più un divano, perché la Penny cane lo ha occupato “de facto”.
Il proprietario ha consultato diverse riviste di prim’ordine – come Cane Moderno, Dog’s Life e Quattro Zampe – per tentare di capire il canide: dopo tante appassionate letture, gli è venuto il sospetto che appartenga alla razza inglese “Couch”, che deve ancora essere approvata dal supremo ordine, ma i sospetti sono più che fondati (anche perché la parola inglese vuol dire divano).
Comunque, tornando alla gita al Parco della Bessa, capita che sguinzagliato il cane, tra i cumuli di pietrisco emerga una mostruosa figura composta da: un odiato cavallo sulla cui sella siede un cavaliere che tiene in braccio un’altrettanto odiata cagnolina.
Quest’ultima inizia ad abbaiare furiosamente in braccio al suo padrone, il cavallo avanza e la Penny Cane donchisciottescamente va alla carica del mostro. Ma poiché la differenza di statura è molta, il mio ex vicino riesce in extremis a riattaccare il guinzaglio al collare e a riportare sulla retta via il proprio canide senza che ci sia stato uno scontro vero e proprio. Sconsolato rimette il cane in auto e torna a casa.
C’è ancora tempo per mettere le luminarie al pollaio, nella vana speranza di rendere più gioiose le galline che da più di due mesi, tutte, non fanno più un solo uovo. Sulla scala armeggia con i fili delle lampadine sotto gli occhi severi delle galline e del gallo zoppo. Troverà un documento scritto dalla gallina Brengula: i dati dell’Istat parlano chiaro, altro che uova! In Italia non si fanno più figli. Siamo alla media di 1,27 figli per donna.
Il mio ex vicino, dopo aver letto il foglio, si domanda: che razza di figlio sarebbe lo 0,27%?