È stata una splendida seconda edizione del festival di arti performative “Polimorfa”, quella ospitata nelle scorse settimane al pluriuso di Alice.

Siamo riuscite nel nostro intento – spiega Chiara Bosco del collettivo Biloura, che ha allestito la rassegna -, offrire una manifestazione di alta qualità ad un pubblico decentrato, rispetto alla città”. “Polimorfa” era iniziato con uno spettacolo di teatro partecipativo curato da Biloura, frutto dell’incontro tra sette artiste internazionali e un gruppo di abitanti della Valchiusella che hanno partecipato a un laboratorio gratuito offerto dal collettivo.

Persone di ogni età e provenienza si sono strette poi intorno agli appuntamenti della rassegna, che ha ospitato il teatro comico de La Ribalta Teatro di Pisa e le marionette per i più piccoli del collettivo nomade Ortika in un unico weekend.

Un pubblico folto e variegato, affiatato, e che spesso è tornato per tutti i sei eventi, dimostrando fiducia nelle scelte della direzione artistica”, commenta Silvia Ribero del collettivo.

Novità di quest’anno è stato il teatro di narrazione portato da Massimo Barbero di Teatro degli Acerbi.

Ottima accoglienza anche per la giocoliera emiliana Francesca Mari, che ha proposto per la prima volta uno spettacolo di nouveau cirque.

Chiusura con sala gremita per il concerto-performance di Satoyama e Biloura: fusione di musica dal vivo, performance e danza che ha emozionato il pubblico, immerso in un “oceano sonoro” evocato per parlare della sparizione delle isole del Pacifico per causa umana.

Info: bilouradreamproject@gmail.c