ASCENSIONE DEL SIGNORE (ANNO A)
A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.
(diacono Marco Florio)
La Solennità dell’Ascensione precede la Pentecoste. Gesù che sale al cielo e lo Spirito Santo che discende su Maria e sugli apostoli nel cenacolo.
L’Ascensione sembra un po’ la partenza di Cristo dal mondo, ma non è così. È la sua presenza in modo diverso nel mondo. È il Dio con noi per sempre. La potenza di Dio che diventa il Figlio che ritorna al Padre e lo Spirito Santo che discende nel mondo.
Con l’Ascensione di Gesù inizia il tempo della Chiesa. Dal giorno dell’Ascensione Gesù agisce attraverso di noi ed opera la salvezza coinvolgendo noi. Questa è la vocazione della Chiesa: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.
Dobbiamo prendere consapevolezza di questo. È importante chiederci se ci sentiamo veramente apostoli di Gesù inviati nel mondo dalla sua bontà e dalla sua fiducia.
In Atti 1,11 non appena Gesù scompare dallo sguardo degli Apostoli, due uomini in bianche vesti si presentano e dicono: ”Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo?”. Questa è una domanda rivolta a noi e che impegna ognuno di noi a guardare il nostro fratello.
La nostra salvezza passa attraverso una perpendicolare: Dio che scende tra gli uomini, predica il Vangelo e compie miracoli, muore sulla croce, risorge, sale al cielo mentre ne discende lo Spirito Santo.
La nostra salvezza passa anche attraverso la missione che Lui ci affida ogni giorno: lo sguardo d’amore che dobbiamo avere verso i nostri fratelli.