La Solennità che oggi viviamo insieme, ci trasporta nel cuore dell’amore più grande che sia mai esistito. Tanto grande, che a volte, risulta essere anche un po’ misterioso: lo percepiamo a pezzi, in alcuni sguardi, nella tenerezza dei nostri genitori, nelle amicizie, nella preghiera, nei silenzi, nella natura e in tutto ciò che ci circonda.
Ma tutte queste cose, sono solo onde di un mare infinito, che ogni tanto ci raggiungono e ci bagnano o ci investono come sulla spiaggia. Noi siamo raggiunti dalla semplice onda ma sappiamo benissimo che l’onda porta con sé qualcosa di molto più grande.
Come fare allora, a sondare questo mare e a scoprirlo in modo più profondo?
Gesù invia i suoi discepoli e chiede loro di battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Ogni volta che Gesù parla di Dio lo chiama Padre, papà. Lui che è il Figlio amato dal Padre. E l’amore, la forza, il calore, il soffio che c’è tra il Padre e il Figlio lo chiama Spirito Santo. Gesù, con il suo invio, vuole che questo Amore, lo possano ricevere tutti. E dice anche un’altra cosa: che Lui sarà con quelli che manda, fino alla fine del mondo. Quindi Lui è con ognuno di noi e ci dà la forza di annunciarlo a tutti.
Ma come possiamo fare noi ragazzi, oggi, ad essere testimoni di un annuncio così grande?
Sembra una proposta molto difficile quella di Gesù, se pensiamo, che Lui ci stia chiedendo azioni sovraumane e impossibili da realizzare; almeno per noi ragazzi “normali”.
Io mi sono data una risposta molto concreta e quindi possibile, a riguardo: per rispondere all’invito di Gesù, basta compiere il bene! Semplicemente manifestare, nella nostra vita quotidiana, quell’Amore più grande che lega il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo.
Pensiamo a tutte le azioni che facciamo abitualmente durante la giornata e proviamo a chiederci: ‘’Ma io questo lo faccio come vorrebbe il Signore?‘’. Penso che nessuno possa rispondere di sì a tutto, perché siamo umani ed è normale che sbagliamo alcune volte, ma bisognerebbe rendersene conto subito e cercare di non ripetere gli stessi errori, non soltanto dicendo a noi stessi che bisognerebbe migliorare, ma essendo molto concreti.
Non è sempre semplice decifrare come correggere il tiro per mettere in pratica…
Nella nostra vita abbiamo molti strumenti per crescere e maturare: le nostre famiglie, tanti testimoni, la Messa domenicale, la preghiera personale, la confessione regolare, gli amici… quelle scie luminose che rendono la strada chiara, sicura, piena di sogni grandi da realizzare. Siamo pieni di opportunità che ci consentono di affrontare la vita seriamente e con coraggio.
Nel nostro piccolo, possiamo sempre ringraziare chi provvede a noi, cercare di perdonare e di farci perdonare quando ci accorgiamo di aver sbagliato e vivere così il Vangelo giovane, che il Papa ci ha chiesto di comunicare. I modi di poterlo fare, di esprimere questo annuncio sono infiniti, ma io credo che il più importante rimanga quello di cercare sempre un lato buono in tutte le cose, di essere felici e ottimisti, allegri e pieni di speranza. Non è poi così difficile vivere così, no? Dovremmo essere più simili a Gesù, iniziando magari dal coltivare la sincerità con i nostri amici e compagni senza nasconderci dietro a delle maschere che ci fanno apparire diversi da come siamo realmente. Se proviamo a pensare ogni giorno a quello che facciamo e cerchiamo di farlo il meglio possibile, almeno per un pezzettino porteremo a compimento la missione che Gesù ci ha affidata: “Andate in tutto il mondo e annunciate che vivere nel mio Amore è una cosa meravigliosa”.
Camilla Mallia (con Sr. Valentina)
II A Istituto Salesiano Card. Cagliero
Istituto Missionario Salesiano Cardinal Cagliero