La costruzione della nuova strada Lombardore-Front, variante alla SS 460 del Gran Paradiso, lunga 8 chilometri, con 3 rotatorie e strade di accesso e di servizio, sottrarrà circa 40 ettari di terreni. Se questi terreni fossero tutti seminati potrebbero produrre, in media, 4.000 quintali di mais da granella per la nutrizione animale e 2.200 quintali di grano tenero da panificazione.
È la stima di Coldiretti Torino sulla distruzione dei terreni agricoli che sarà provocata dalla nuova arteria viaria.
«In un momento storico – è la considerazione di Sergio Barone, presidente di Coldiretti Torino – in cui la produzione di materie prime alimentari si conferma assolutamente strategica, non ha senso consumare altro suolo agricolo prezioso».
La variante alla SS 460 è stata concepita 20 anni fa e, continua Barone: “saranno espropriate aziende agricole che garantiscono posti di lavoro grazie alle produzioni di carne, latte, cereali di qualità. I bovini vengono alimentati con mais e fieno coltivati negli stessi campi che circondano le stalle, riducendo al massimo la dipendenza dal mais estero. Un circuito locale, dal mangime all’animale, che dovrebbe essere sempre più incrementato invece che essere frustrato con nuovi espropri”.