Momento di grande commozione, sabato scorso, quando la delegazione verolenghese della Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, è stata intitolata al dottor Agostino Tubino. Dopo la benemerenza voluta dall’amministrazione comunale, e consegnata ai figli – Libero Tubino, direttore del reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale civico di Chivasso e medico di riferimento per la Juventus, e Donatella Tubino, presidente Lilt provinciale -all’inizio di settembre, l’intitolazione della delegazione locale è stato un nuovo modo per ricordare e onorare la memoria del “dutur dal pais”, come tutti hanno sempre chiamato Agostino Tubino.
Nato il 5 ottobre 1926, ha svolto il suo servizio come medico di famiglia a Verolengo dal ‘62 al ‘96: tutti lo ricordano per la profonda umanità e sensibilità; era considerato uno di famiglia, e non ha mai mancato di agire con fermezza e tempestività per tutelare la salute dei mutuati. Pure dopo la pensione aveva continuato a seguirli, da amico: quando è mancato, il 14 giugno 2013, ha lasciato un vuoto difficile da colmare, sia nella sua famiglia, che nella famiglia allargata dei suoi pazienti.
L’intitolazione della delegazione è avvenuta durante una partecipatissima cerimonia ospitata nella sala consiliare del Palazzo municipale, alla presenza di Donatella e Libero Tubino, del sindaco Rosanna Giachello e di numerosi ospiti, fra cui l’assessore regionale Gianna Pentenero, Oscar Bertetto, direttore della Rete Oncologica del Piemonte, il direttore dei distretti di Chivasso, San Mauro e Settimo dell’Asl To4, Mauro Trioni. Uno degli interventi più sentiti e applauditi è stato quello di Marco Bironzo, nipote di Agostino.
La mattinata si è chiusa con un pranzo al ristorante “Dei Cacciatori”, il cui ricavato sosterrà le iniziative della delegazione verolenghese.