(giancarlo guidetti) – Con una straordinaria partecipazione la comunità di fedeli si è raccolta presso il santuario della Madonnina di Verolengo per celebrare un evento eccezionale.

Il 25 marzo 1699 veniva celebrata la prima Eucarestia e nel suo 326.mo anniversario don Valerio D’ Amico, parroco in Verolengo ha saputo rendere questa ricorrenza ancora più solenne rocevendo la reliquia del Beato Carlo Acutis.

Una vera Grazie che il giovane parroco ha ottenuto, per l’ occasione, dal vescovo di Assisi, S.E.Mons. Domenico Sorrentino e che sarà custodita in modo perpetuo dal santuario.

Il Beato Carlo Acutis nato a Londra il 3 maggio1991 e morto a Monza il 6 aprile1991 di famiglia agiata (la madre Antonia Salzano il padre Andrea Acutis), all’ età di 15 anni viene colpito da leucemia fulminante che in breve tempo lo conduce alla morte.

Le sue spoglie riposano presso la chiesa della Spoliazione in Assisi (in questa breve gallery alcune immagini del sacro luogo in Umbria, da noi messe a repertorio nell’Estate scorsa),

oggi meta di incessanti visite di pellegrini in prevalenza giovani che lo hanno eletto quale riferimento spirituale e testimone della Fede.

Vivissima la sua devozione aS. Francesco, a Carlo sono riconosciuti quali Attributi: l’ Ostensorio, il S.Rosario e il Computer; tanto da essere considerato “patrono di internet” in quanto appassionato di informatica, ribattezzato anche “l’ influencer di Dio“.

Proclamato Beato il 23 maggio 2024 da papa Francesco riconoscendo il miracolo, attribuito alla Sua intercessione, della guarigione di Matheus bimbo di 6 anni, brasiliano, affetto da pancreas anulare. Carlo fu profondamente convinto che tutti noi siamo chiamati a diventare santi; famosa è la sua intuizione ispirata:

“Tutti nascono originali ma molti muoiono fotocopie”.

Devoto dell’ Eucarestia ogni giorno si recava a Messa ed ogni volta che riceveva la S. Comunione recitava:

“Gesù accomodati pure. Fa’ come se fossi a casa tua”.

Amava raccogliersi in Adorazione Eucaristica definendo l’ Eucarestia quale “autostrada per il cielo “.

Esempio di vera, seppur breve, vita di un giovane, Carlo sarà canonizzato il 27 aprile prossimo a Roma: in questo Anno Santo, quel giorno sarà dedicato al Giubileo degli Adolescenti.

Fiducia, ricerca, offerta: tre elementi importanti che don Luca Ramello, (parroco di S. Mauro Torinese) che ha presieduto la celebrazione, ha affrontato nella sua omelia.

Nell’ accogliere le reliquie di Carlo Acutis c’è  la concreta dimostrazione di una chiesa giovane, di un Dio sempre giovane, di un Padre che, anche con l’ esempio di Carlo, ci dona la speranza non di una fine, ma di un sempre rinnovato inizio, di un nuovo percorso di vita, di futuro certo, di raggiungimento della Meta.

Non solo: come non pensare alla S. Madre Celeste?  

Con il suo ” SÌ ” in giovane età si è offerta, senza esitare, si è offerta ai disegni di Dio rendendo così possibile, tramite Gesù, la nostra speranza di salvezza.

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Non si potrebbero concludere queste brevi note senza richiamare ancora la grande partecipazione di popolo e la presenza, anche in questa importante circostanza, dell’Amministrazione Comunale di Verolengo, nella persona del Sindaco Rosanna Giachello, sempre presente, a testimoniare anche così una realtà di concordia e collaborazione tra comunità civile e comunità ecclesiale.

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