Potrebbe essere una vera e propria manna dal Cielo per Verolengo, il risaarcimento che il Governo è stato condannato a pagare per la mancata erogazione dei cosiddetti “fondi Scanzano”.
Si tratta degli indennizzi, le “compensazioni” per quei territori in cui si insediarono, tempo addietro, le centrali nucleari: nel caso, quella di Trino.
Proprio Trino, insieme a Saluggia e Caorso intentarono la prima causa pilota, volta ad ottenere il riconoscimento che la Legge ha sempre stanziato, ma che, da un certo punto in poi, unilateralmente il Governo ha deciso di non erogare più.
Ma la Legge, d’altra parte, è sempre rimasta in vigore e finanziata.
Già da tempo Trino e gli altri Comuni si sono visti dare ragione dal Giudice, tanto che, giunti al secondo grado di giudizio, dopo che l’Avvocatura di Stato si era appellata, per vedersi soccombente anche in Appello, hanno potuto procedere al pignoramento delle somme dovute presso la Banca d’Italia.
Ora è la volta di altri Comuni e della Provincia di Vercelli. Verolengo è nel gruppo con la stessa Amministrazione Provinciale (cui andranno 74 milioni di euro), Livorno Ferraris e Cigliano. Se è vero che forse è un po’ presto per brindare, perchè è assai probabile che, anche in questo caso, l’Avvocatura di Stato ricorrerà in Appello, è altresì vero che le analogie con il precedente di Trino – a cominciare dal Legale che assiste gli Enti, l’Avv. Xavier Santiapichi di Roma – sono molte.