Torna la grande Fagiolata di Verolengo, in questo 2022 che riapre il cuore alla speranza ed alla fiducia nel futuro.
Purtroppo, il video che volentieri abbiamo messo a repertorio, anche per dare voce ai protagonisti di questa sempre meritevole iniziativa di volontariato, non permette di riproporre per i Lettori i profumi e le fragranze che si levano dai marmittoni dove sono messi a cuocere polenta, fagioli, salamelle.
Ma le immagini parlano da sole.
Nel cortile dell’Oratorio, restaurato con un impegno davvero notevole, negli anni scorsi, per iniziativa del Parroco Don Valerio, aiutato da uno staff ammirevole di Volontari, la Fagiolata è servita.
Si è incominciato questa notte alle 2 mettendo “a bagno” e poi a cuocere i fagioli, mentre salami e salamelle sono arrivate all’alba e, infine, dalle 7 di mattina la polenta cuoce in cortile.
Già poco prima delle 10 di mattina una lunga coda di persone è in fila per procurarsi qualche porzione, ma, soprattutto, per testimoniare che tiene ad una tradizione, forzatamente sospesa lo scorso anno per i motivi che tutti sappiamo, ma che ora riprende: come tante cose, come deve riprendere la vita di relazione, tessuto connettivo delle comunità.
La gallery che offriamo ci porta poi ad uno dei luoghi di spiritualità più amati a Verolengo e non solo qui.
Anche il Santuario della Madonnina è il simbolo di una fede che si affida a quella Madre di Dio, che è Madre dell’Umanità: una maternità, nella sua ascendenza divina e nella sua umana prospettiva di salvezza, che è indicata e radicata in un punto molto preciso nella Storia della Salvezza: ai piedi della Croce.
E certo non è un caso se, proprio qui, il popolo di Dio ha voluto che fosse perpetuata la memoria di un grande Apostolo della Fede, un amico degli ultimi, che volle farsi prossimo anche scegliendo di vivere in compagnia di Madonna Povertà, la più radicale povertà: Don Bernardo Ponzetto.
Sul suo insegnamento e sulla sua testimonianza torneremo presto.