Una Corale così numerosa che l’umile fotografo si è dovuto arrampicare sull’antico pulpito, non certo per tentare di conquistare surrettiziamente spazi ove dedicarsi ad un’omiletica – come si dice oggi – “unofficial”, bensì per cercare di tutti comprendere in una sola inquadratura fotografica.

Stringendosi un po’, ci siamo riusciti.

Ma, a parte gli scherzi, è proprio questa immagine a dire di un grande risultato pastorale, di una bella occasione per essere Chiesa, di una sinodalità praticata soprattutto con le opere ed il cuore.

Ma andiamo con ordine.

La Festa di Santa Cecilia è sempre molto sentita nelle Parrocchie di Villareggia, Mazzè e Tonengo, perché il Parroco Don Alberto Carlevato ha raccolto il testimone di Don Alessandro Giovannone

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il cui ministero fu fortemente caratterizzato dal desiderio di trasmettere al popolo di Dio anche il sentimento dell’amore per la musica, la musica sacra in particolare, non solo come complemento essenziale della Liturgia, ma anche come occasione di crescita culturale, personale e comunitaria.

Oggi, dunque, il testimone è passato a Don Alberto, che prosegue con coerenza ed intelligenza pastorale, attuando l’insegnamento del suo illustre predecessore.

Chi canta – la tradizione attribuisce a S.Agostino questa intuizione – prega due volte.

E, molti anni più tardi, Mons. Marco Frisina sentì il bisogno non certo di “correggere” il Doctor Gratiae, bensì di “attualizzarne” un po’ l’insegnamento, integrando: chi canta (bene) prega due volte.

Ed in questa occasione, ieri, 22 novembre, festa liturgica della Santa vergine e martire, si è davvero colto che i Cantori sanno il fatto loro e non lesinano impegno ed ore di esercizio affinchè la Liturgia sia davvero arricchita.

Il video che correda questo servizio lascia, per una volta, quasi interamente spazio proprio a loro: ai cantori, alcuni dei quali giunti qui anche da parrocchie molto distanti.

Ma l’occasione era importante.

Anche perché, come abbiamo visto, il 20 giugno di 30 anni fa Don Alberto fu ordinato Sacerdote e non si poteva mancare di festeggiare anche questo anniversario: soprattutto da chi, i suoi parrocchiani, l’hanno avuto come Pastore per ben 22 anni (Villareggia) e 15 (Mazzè).

Nel corso della propria omelia il Vescovo, che ha avuto parole di grande e meritato affetto per Don Alberto, ha posto l’accento non soltanto sulla figura di Santa Cecilia, ma, più in generale, sui Santi, che indicano a noi la via.

E proprio una lettura etimologica autentica aiuta a capire il significato di “intercessione”: i Santi procedono, camminano con noi, indicano la strada di una perfezione possibile a ciascuno.

La S.Messa, presieduta dal Vescovo, è stata concelebrata, oltre che da Don Alberto, da Don Jonni Freire, Moderatore dei Silenziosi Operai della Croce, del Vicino Santuario del Trompone, con l’assistenza dei Diaconi Elio Blessent,   Maurizio  Rastello,  Alessandro  Ugo e Paolo Brun. 

Ma non si potrebbero concludere queste brevi note senza un ringraziamento all’organista, il Prof. Sandro Frola, sempre a disposizione delle comunità.

Presenti le Autorità civili con il Sindaco, Fabrizio Salono ed il Vice Sindaco, Francangelo Carra.

L’occasione è stata concepita anche per presentare la tela, recentemente restaurata, che ritrae proprio Santa Cecilia.

Al termine, un semplice momento conviviale, con un “giro pizza” molto apprezzato da tutti.

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