Si rivolge agli studenti del quarto anno dei quattro Istituti superiori di Ivrea il “Progetto Violetta” (la cui associazione di riferimento è l’Ordine della Mugnaia), ideato per sensibilizzare e formare gli studenti di questa delicata fascia di età al tema della prevenzione di atti e atteggiamenti riferibili alla violenza di genere.
La violenza si sviluppa in contesti sempre più ampi: può essere fisica, psicologica, sessuale, verbale, può esprimersi in ambito familiare, extra familiare, in situazioni di conflitti o guerre e perfino in contesti social o sul web, può essere episodica, ripetuta, casuale… Le ferite restano e le più profonde sono quelle che riguardano la fiducia distrutta nella dinamica di coppia.
Importantissimo è il lavoro di prevenzione, e in questo quadro si inserisce il Progetto Violetta, che vuole sostenere la cultura del rispetto della persona al di là della categorizzazione. Gruppi di studenti, massimo 80 per ogni scuola, al termine di incontri introduttivi presenteranno ipotesi di progetti per la prevenzione della violenza sul nostro territorio e lavoreranno in piccoli gruppi alla realizzazione di tali progetti, tramite confronti, dibattiti, discussione di filmati e rapporti finali, sotto la guida di tutor dell’Università e degli insegnanti della scuola.
Per la parte scientifica è stato fatto riferimento alla Rete Didattica contro la Violenza di Genere del corso di laurea in Infermieristica (Polo Formativo e di Ricerca Officine H Ivrea), con Silvana Faccio, docente di Psicologia Clinica e coordinatrice della Rete Didattica, Barbara Bessolo, collaboratrice alla didattica di Psicologia Clinica, e Fabrizia Cogo, tutor e docente Laboratori Relazionali.
Le prime due scuole a essere interessate all’incontro di orientamento e di inquadramento del Progetto sono state l’Istituto “Cena” e il Liceo “Botta”.
“Ancora una volta – ha commentato la dirigente delle due scuole, Lucia Mongiano -, e proprio con il suo personaggio principale, il nostro Storico Carnevale ci viene incontro da lontano per ricordarci di esercitare il rispetto e salvaguardare libertà e dignità. Lodevolissima scelta, quella dell’Ordine della Mugnaia, di impegnarsi su un terreno sociale quanto mai attuale, e di fare sinergia nel e con il territorio. La ‘forza’ del Progetto Violetta è anche nel lavoro che si saprà costruire insieme partendo da ambiti di interesse anche molto diversi. Confido che la forza di Violetta sappia estendersi alle giovani generazioni, facendo crescere il senso di attenzione e aiuto nei confronti di chi subisce, ma soprattutto aumentando il senso di responsabilità sociale e il desiderio di migliorare i rapporti di genere. In questa direzione ci siamo impegnati, noi delle scuole superiori”.
A seguire, anche al Liceo “Gramsci” e all’Iis “Olivetti” verrà proposto l’incontro orientativo (e, va sottolineato, le 30 ore di lavoro di gruppo verranno inserite nel monte ore di alternanza scuola-lavoro).
La responsabile del Progetto Violetta, Lilli Angela, non ha dubbi: “E’ un tassello importantissimo per cercare di raggiungere questo nostro obiettivo: la sensibilizzazione e la prevenzione devono partire dai giovani!”.
Paola Ghigo