Nel mistero dell’Amore Infinito, ricordato con particolare affetto e devozione nell’Istituto di Betania di Vische, dove venerdì scorso il Vescovo Edoardo ha celebrato la Santa Messa alle ore 17, in occasione della Solennità del Sacro Cuore di Gesù.

Sull’esempio della fondatrice dell’Istituto, la venerabile Luisa Margherita Claret de la Touche, che tanto ha diffuso la devozione al Sacro Cuore, nel corso della sua omelia il Vescovo ha ricordato come essa tratti della “sintesi autentica e commovente del Mistero dell’Incarnazione, nella sua manifestazione più alta ed eloquente verso l’intera storia della salvezza”, che non necessita di spiegazioni o di discorsi, ma di un “atteggiamento di profonda adorazione”, di consegna totale della propria esistenza a Colui che si adora.

La grazia di sapersi consegnare a quel Dio fattosi carne, nel grembo della Vergine Maria”: è questa la preghiera che si può innalzare al Cuore di Cristo, “vero Cuore di uomo, in cui si racchiude tutta la pienezza divina e nel quale il Padre ha aperto a noi i tesori del Suo Amore, affinché l’uomo – usando una splendida espressione di Papa Benedetto XVI – trovi spazio in Dio”.

Solo abitando nella vita divina di Cristo, “nel Dio umanato che entra nella storia e libera la nostra vita, in un ‘intima amicizia da cui tutto dipende”, si intravede la “passione di Dio per l’uomo e la risposta alle tante attese di felicità che sono racchiuse nell’abisso profondo del cuore umano”.

Affidando al Cuore di Gesù i nove candidati al Diaconato permanente (che mercoledì 29, hanno ricevuto l’Accolitato) e Antonio Parisi, (seminarista diocesano, che sabato 2 luglio sarà ordinato Diacono), non si può che volgere il cuore e la mente alla bellissima immagine di Gesù Sacerdote, conservata nell’Istituto, che mostra il Suo fianco aperto, pronto ad accogliere con misericordia quanti si affidano a Lui, pregando con le parole della Venerabile madre Luisa Margherita: “Ti adoro, Amore Infinito, nascosto nei misteri tutti della nostra fede, risplendente nell’Eucaristia, traboccante sul Calvario, vivificante nella S. Chiesa per mezzo dei Sacramenti. Ti adoro palpitante nel Cuore di Cristo, tuo ineffabile tabernacolo, a Te mi consacro. Mi dono a Te senza timore, nella pienezza della mia volontà; prendi possesso del mio essere, pervàdilo totalmente. Sono un nulla, incapace di servirti, è vero; ma sei Tu, Amore Infinito, che questo nulla hai vivificato e attrai a Te”.

Elisa Moro