A inizio settembre li abbiamo visti scendere al Lido di Venezia, per la gioia dei fan; ora il loro film (presentato in quell’occasione), “Wolfs”, è disponibile al pubblico: ma per il momento solo sulla piattaforma AppleTv+, a causa di cambi di strategia da parte delle case produttrici.

New York, oggi. Tutto accade velocemente: all’interno di un albergo di lusso la procuratrice distrettuale Margaret ha appena trascorso la serata con un giovane che ora è riverso esanime sul pavimento… intorno pezzi di vetro sparsi e macchie di sangue.

Qui occorre qualcuno che sappia risolvere il problema e ripulire tutto per non lasciare tracce: basta digitare il numero sul telefono ed ecco comparire Jack (Clooney) che è un “wolf”, e sa come risolvere tutto. Peccato però che sulla stessa scena si presenti poco dopo anche Nick (Pitt), dicendo di essere stato contattato e di avere le medesime prerogative.

Forse due “soccorritori” sono troppi, ma chissà per quale alchimia si ritrovano a lavorare insieme: anche se non tutto è come sembra e le cose sono destinate maledettamente a complicarsi. Prima di tutto: il ragazzo ora è nel bagagliaio, ma è davvero morto? Ed è un gigolò di professione o qualcos’altro?

È impossibile non citare “Pulp fiction”, in cui un efficiente Harvey Keitel si presenta come Mr. Wolf, “colui che risolve problemi” e da cui il regista Jon Watts ha sicuramente preso ispirazione. Ma parlando di Watts non si può non approfondire la sua figura e di come egli stesso abbia rivelato di amare particolarmente il “noir” anni ‘50… Watts ha diretto l’ultima trilogia di Spider-Man e forse ora ha preferito tornare con i piedi per terra e ispirarsi a Buster Keaton o David Mamet.

Altra protagonista del film è sicuramente la città di New York, nera e luminosa allo stesso tempo, fra i bar lussuosi di Manhattan e i quartieri con gli studi medici di Chinatown.
È previsto un sequel, speriamo al cinema.

WOLF – LUPI SOLITARI
di Jon Watts
paese: Gran Bretagna, Usa 2024
genere: azione
interpreti: George Clooney, Brad Pitt, Amy Ryan, Austin Abrams, Poorna Jagannathan
durata: 1 ora e 48 minuti
giudizio Cei: complesso, problematico